Le dieci piaghe d’Egitto. Due possibili spiegazioni scientifiche

Nel libro dell’Esodo sono descritte le dieci piaghe che Dio mandò sull’Egitto e che avrebbero fatto arrendere il faraone di fronte alla richiesta di Mosè di liberare il suo popolo. Di seguito sono elencate in ordine di avvenimento:

1. Tramutazione dell’acqua in sangue (Es 7:14-25)
2. Invasione di rane (Es 7:26-8:11)
3. Invasione di zanzare (Es 8:12-15)
4. Invasione di mosche (Es 8:16-28)
5. Morìa del bestiame (Es 9:1-7)
6. Ulcere su animali e umani (Es 9:8-12)
7. Pioggia di fuoco e ghiaccio (Grandine) (Es 9:13-35)
8. Invasione di cavallette (Es 10:1-20)
9. Tenebre (Es 10:21-29)
10. Morte dei primogeniti maschi (Es 12:29-30)

Cerchiamo di dare una spiegazione più razionale e scientifica ai fenomeni, del tutto naturali, verificatisi in una reazione a catena in cui ognuna delle piaghe fu causata dalla precedente.
L’Esodo narra che il fiume Nilo si tinse di rosso per sette giorni (prima piaga), causando la morte delle creature nelle acque. Qualche fanatico esaltato ha detto che le acque mutarono in sangue, mentre invece potrebbe trattarsi del fenomeno delle “maree rosse”, ben conosciuto, che si verifica in alcune aree geografiche del pianeta ogni anno. Tale fenomeno si manifesta con la fioritura di un particolare tipo di alga che, oltre ad alterare il colore delle acque, produce tossine in grado di avvelenare i pesci in seguito a una temperatura elevata e un’alta concentrazione di nutrienti. Oltre alla tossina è in grado di consumare anche tutto l’ossigeno che serve ai pesci, quindi non c’è scampo per queste creature. Le rane erano in grado di fuggire e quindi a migliaia abbandonarono le acque ormai fetide infestando l’Egitto e le terre circostanti (seconda piaga). Non trovando cibo morirono presto innescando altre due piaghe: le zanzare (terza piaga) e i mosconi (quarta piaga). Queste ultime dovevano essere soprattutto “mosche cavalline”, che si muovono a sciami e si riproducono velocemente, attratte dalle acque putride e dalla materia organica in decomposizione (piante, rane e pesci morti). Il morso di questi insetti lascia una ferita che espone il corpo alle infezioni. Per quanto riguarda la morte del bestiame (quinta piaga), una delle cause fu probabilmente un virus diffuso dalle zanzare o comunque da un insetto ematofago, il virus “Lingua Blu” (Blue Tongue), nome che deriva dalla cianosi della mucosa linguale negli animali colpiti. L’animale infetto muore e la lingua diventa blu perché i polmoni si riempiono di liquido e non ricevono più ossigeno. Gli equini probabilmente morirono a causa della peste equina africana, sempre causata dalla puntura di un moscerino. Gli insetti diffusero anche altre malattie e quindi si manifestarono ulcere e pustole sugli animali e sugli esseri umani (sesta piaga). La settima piaga, la grandine, probabilmente fu generata da un freddo improvviso, un fenomeno conosciuto nel Nord-Africa a quei tempi, anche se insolito, per cui non stupisce affatto. Quando accadono questi eventi, il gran calore e il freddo possono creare anche una tempesta elettromagnetica che, in quel contesto, probabilmente apparì come un “fuoco” dal cielo. L’improvviso freddo e l’umidità in un ambiente di solito caldo e afoso crearono le condizioni adatte alla proliferazione di insetti e quindi fece sciamare anche le locuste (ottava piaga). Queste divorarono ogni cosa che crescesse nei campi, per cui causarono la carestia e la morte. La nona piaga fu probabilmente opera del Khamsìn, un forte vento caldissimo e secco, che soffia in Egitto portando con sé tanta sabbia del deserto da oscurare il sole, quindi le “tenebre”, che, come dice la Bibbia, erano anche tangibili, per la sabbia appunto. In genere la tempesta dura uno o due giorni, ma quella biblica ne durò tre, forse come conseguenza dell’opera distruttrice delle locuste, perché nei campi ormai c’era tanta polvere da far sì che la tempesta di sabbia durasse fino al terzo giorno. L’ultima piaga, la più spaventosa, fu la morte dei primogeniti d’Egitto, uomini e animali. La spiegazione di questa piaga è probabilmente legata all’alimentazione. Dopo le precedenti nove piaghe era rimasto ben poco da mangiare e gli Egizi stavano esaurendo le scorte di cibo e frumento. Per salvarle le avevano immagazzinate sotto terra. Se il grano non viene conservato correttamente si verificano dei processi di fermentazione alcolica ad opera di funghi. Nel grano conservato sotto terra potrebbe esserci stata una contaminazione da funghi con produzione di micotossine letali. Inoltre, il grano si era già danneggiato a causa delle precedenti piaghe, in particolare dalla grandine e dagli escrementi degli insetti. In Egitto e nei paesi mediorientali esiste l’antica usanza di dare una porzione doppia di cibo ai primogeniti. Questi ricevono il pasto per primi, perché rappresentano il futuro della famiglia. Nel mondo animale avviene naturalmente, in quanto quelli più grandi sono considerati i più forti. Chiunque vive in una fattoria lo sa bene. È probabile che solo gli strati superiori del grano fossero infettati dalle micotossine, cioè quello che venne offerto ai primogeniti, per cui questi morirono a causa della potente tossina del fungo con una dose più consistente dovuta alla razione doppia. Il resto della popolazione mangiò gli strati sottostanti e quindi sopravvissero. Anche gli animali primogeniti probabilmente morirono per queste ragioni.
Secondo un’altra teoria, la prima piaga fu causata da una nube di cenere in seguito a un’eruzione vulcanica che si sarebbe depositata nelle acque del Nilo acidificandole e alterandone il colore in rosso, provocando anche la morte dei pesci. Un fenomeno simile si verificò in Argentina. Dal vulcano Cerro Hudson del Cile fuoriuscì una nube di cenere che arrivò in Argentina e devastò anche un’area della Patagonia. Le acque dei fiumi dell’Argentina divennero acide e rosse. Costituirebbe un’altra interessante spiegazione alla prima piaga, ma poiché non ci sono vulcani in Egitto alcuni ricercatori hanno ipotizzato che le ceneri potrebbero essere arrivate dal vulcano di Thera che si trova sull’isola di Santorini. Dall’osservazione dei fenomeni vulcanici sappiamo che le ceneri possono essere trasportate per molti chilometri grazie al vento. Le rane avrebbero invaso l’Egitto perché le acque erano acide, poi seguirono le zanzare e le mosche. La morte del bestiame sarebbe allora stata causata dall’ingestione di erba tossica che aveva assorbito acqua avvelenata dalle ceneri vulcaniche. Le nubi vulcaniche possono portare anche anidride solforosa. Infatti, come si deduce dal racconto dell’Esodo, gli animali elencati erano tutti erbivori. Così, le pustole e le ulcere della sesta piaga probabilmente erano delle ustioni sulla pelle causate dalle piogge acide, poiché la reazione chimica tra anidride solforosa e acqua forma acido solforoso. La grandine fu quindi causata dalle ceneri ancora in circolo, in quanto possono essere responsabili di diversi tipi di precipitazioni. Le grandi piogge e l’umidità possono causare una proliferazione di sciami delle cavallette e altri invertebrati. La nube vulcanica probabilmente cambiò l’andamento meteorologico dell’Egitto creando le condizioni adatte per far sciamare questi insetti. La piaga delle “tenebre” potrebbe allora essere stata causata da un oscuramento del Sole dovuto a un’altra nube di ceneri di una seconda eruzione del vulcano (eruzione a due fasi). Per quanto riguarda l’ultima piaga si ritiene anche che gli Egiziani, ormai sconvolti psicologicamente, per placare gli dèi avessero sacrificato i loro primogeniti. Il sacrificio umano era praticato nell’Antico Egitto. Secondo questa teoria furono gli stessi Egiziani a uccidere i loro primogeniti. Le opinioni tra i ricercatori sono comunque divergenti.
A questo punto chiediamoci: le piaghe d‘Egitto avvennero per opera della mano di Dio oppure si trattò di una straordinaria sequenza di eventi naturali, concatenati e logici? Proprio perché esistono spiegazioni logiche e scientifiche, possiamo affermare, almeno, che questo racconto non può essere un mito, ma la cronaca di eventi naturali accaduti realmente, anche se nella Bibbia sono descritti e raccontati secondo il pensiero, il credo e il sarcasmo degli autori. Ognuno è ovviamente libero di credere in ciò che vuole.

[Tratto da: Enigmi e Misteri della Bibbia – L’Antico Testamento]

Fonti:

Focus, La bibbia – Le 10 piaghe d’Egitto
https://www.youtube.com/watch?v=2yyD7AN0Slk
Il racconto dell’Esodo – Le dieci piaghe e la fuga dall’Egitto
https://www.youtube.com/watch?v=Ts2O4k9NWeA